Esercizio 1

1 L’autore esprime

(a) incertezza per il maggior impegno richiesto alle medie

(b) felicità per poter creare nuove amicizie alle medie

(c) dubbi sulle proprie capacità intellettuali

(d) serenità per questo cambiamento importante

Corretto: (a)

Competenza: (1)

Feedback: (15)

2 Per l’autore è difficile lasciare la scuola elementare anche perché riconosce che avrebbe potuto fare di meglio.

(a) V (vero)

(b) F (falso)

(c) NNT (non nel testo)

Corretto: vero (a)

Competenza: (3)

Feedback: (2)

Esercizio 2

6 Descrivi un cambiamento importante nella tua vita. Quali sono stati i tuoi pensieri, sentimenti ed emozioni di fronte quest’esperienza?

Competenza:  6

Feedback: 16

7 Inventa una storia nella quale un adolescente si confronta con una situazione inaspettata alla scuola secondaria. Cosa succede?

Competenza:  6

Feedback: 16

Text number: 6166

Name:  
Age: 11
Country: Italy
School: 1- Primary School

Sto per lasciare la scuola primaria. Pensieri, sentimenti, emozioni…

Non capisco come mi sento: felice perché cominciano fra poco le vacanze, triste perché finiscono le elementari. Non posso crederci che dall’otto gennaio duemilaquattordici è passato così veloce il tempo. Mi sembra strano, poche settimane fa volevo che finisse più velocemente e infine…vorrei che rifacessi di nuovo la 4° e la 5° elementare. Adesso, scrivendo questo testo, prova più tristezza che felicità. È come quando vado e la via della felicità si copre poco per poco con delle lacrime. Cercherò di non dimenticare mai le mie maestre, penso che il tempo è come se non pensasse a nessuno, come se non gli importasse di nessuno, e cerca sempre di far andare le persone avanti (anche troppo velocemente). Alcuni compagni non li vedrò poi (forse mai più). Le difficoltà aumentano più vai avanti, (sempre) sia in un gioco, ma anche nella vita reale. Lasciar la scuola elementare è difficile per me, quando so che avrei potuto fare di meglio. Non potrei lasciare neanche un maestro, neanche un compagno, mi sono abituato con loro e se non li vedessi più, è come se facessi un taglio alla mia vita. Ogni compagno è come se avesse un ruolo, anche se non ci capiamo, la giornata sarebbe stata tutta noiosa; senza gli amici non avrei parlato comunicato con nessuno. La stessa cosa con gli insegnanti, ho l’impressione che senza la maestra Lucia non avrei più fatto italiano, senza la maestra Paola non avrei più fatto matematica… E come la faccia ha bisogno di tutti gli organi per sopravvivere (occhi, bocca, orecchie, naso) così anch’io, la vita è una e mi sarà difficile cambiarla.

In poche parole non dimenticherò mai la 4° e la 5°  elementare.

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